Solitamente in palestra, dopo l’allenamento, ci si fa la doccia. Dopo la doccia, ci si asciuga, ci si veste e via. Il momento imbarazzante inizia non appena mi infilo l’accappatoio. Nessuno usa l’accappatoio in palestra, solo io. Così ovviamente non passo inosservato.
A posteriori mi hanno spiegato che l’accappatoio si indossa solamente alle terme, a meno che non sia il tizio di playboy, in quel caso va bene ovunque! Come si asciugano quindi loro? Hanno un semplice asciugamanino, neanche quello grande da doccia degli hotel, ma quello piccolo per le mani!!! Con quell’asciugamano per le mani si asciugano tutto il corpo, ovunque, dalla testa ai piedi.
Ora io dico, sono strano io che addirittura oltre all’accappatoio ho anche un asciugamano (come il loro) solo per i piedi??? Saranno anche più virili, ma io me ne frego e continuo a starmene bello comodo nel mio accappatoio.
Frammenti di Kartoffeln
Frammenti di Kartoffeln è una raccolta di aneddoti ed esperienze, nata dall'inevitabile confronto tra una mentalità italiana e una cultura tedesca.
sabato 9 novembre 2019
giovedì 3 ottobre 2019
L’antipasto, la zuppa e la pizza rossa
Qualche tempo fa ho organizzato una pizza tra colleghi in una pizzeria napoletana a Bonn. Per la cronaca è una delle migliore pizzerie della città (non che ci voglia tanto) gestita da una famiglia di napoletani, ovviamente. Tavolo prenotato per le 19, dopo aver faticosamente convinto tutti gli altri che alle 18.30 era decisamente troppo presto. Arrivano i menu e intanto la prima ordinazione è un giro di birra di riscaldamento per tutti. Menu composto di due pagine: antipasti e pizze. Al momento dell’ordinazione nessuno prende l’antipasto eccetto me e un altro collega che chiede espressamente una zuppa nonostante non fosse nel menu, lasciando la cameriera a bocca aperta.
Innanzitutto, quando ho chiesto perché niente antipasti, la risposta è stata: “quelli li mangiamo dopo, prima la pizza”. Secondo, ho scoperto che anche il collega della zuppa era rimasto sconvolto dall’assenza della zuppa nel menu di un ristorante italiano. Così gli ho spiegato la differenza sostanziale tra una pizzeria e un ristorante. Ma capisco la situazione, in fondo la pizza qui si mangia nei ristoranti (finti) italiani che offrono tutto: pasta, pizza, zuppe, carne, pesce e dessert.
Finalmente, dopo il terzo giro di birra, arrivano le pizze. Tutte esclusivamente rosse, ovvero con la salsa di pomodoro. Ebbene, in Germania (ma anche all’estero in generale) non esistono le pizze bianche e la pizza non è tale senza la “tomato sauce”. Così mi sono ritrovato a spiegare anche che il menu di una qualsiasi pizzeria italiana è diviso in pizze rosse e pizze bianche e che la pizza con le verdure di solito è bianca!!! Per non parlare dei Friarielli….come spieghi a un tedesco in inglese cosa sono i friarielli!!!
Al termine della cena la tavolata era piena di bottiglie di birre e si è conclusa con due giri di limoncello fatto in casa. Solo alla fine ho capito perchè fossi stato l’unico a venire in macchina. Gli altri, quasi tutti 40enni e 50enni, sono tornati a casa accompagnati dalle corrispettive mogli o dai corrispettivi genitori. Quando si beve non si guida, ma questa è un’altra storia.
Innanzitutto, quando ho chiesto perché niente antipasti, la risposta è stata: “quelli li mangiamo dopo, prima la pizza”. Secondo, ho scoperto che anche il collega della zuppa era rimasto sconvolto dall’assenza della zuppa nel menu di un ristorante italiano. Così gli ho spiegato la differenza sostanziale tra una pizzeria e un ristorante. Ma capisco la situazione, in fondo la pizza qui si mangia nei ristoranti (finti) italiani che offrono tutto: pasta, pizza, zuppe, carne, pesce e dessert.
Finalmente, dopo il terzo giro di birra, arrivano le pizze. Tutte esclusivamente rosse, ovvero con la salsa di pomodoro. Ebbene, in Germania (ma anche all’estero in generale) non esistono le pizze bianche e la pizza non è tale senza la “tomato sauce”. Così mi sono ritrovato a spiegare anche che il menu di una qualsiasi pizzeria italiana è diviso in pizze rosse e pizze bianche e che la pizza con le verdure di solito è bianca!!! Per non parlare dei Friarielli….come spieghi a un tedesco in inglese cosa sono i friarielli!!!
Al termine della cena la tavolata era piena di bottiglie di birre e si è conclusa con due giri di limoncello fatto in casa. Solo alla fine ho capito perchè fossi stato l’unico a venire in macchina. Gli altri, quasi tutti 40enni e 50enni, sono tornati a casa accompagnati dalle corrispettive mogli o dai corrispettivi genitori. Quando si beve non si guida, ma questa è un’altra storia.
La corsa folle
Oggi a lavoro ho sentito dei colleghi parlare di birra (fin qui niente di nuovo) e di una corsa di 10km. Così incuriosito mi sono intromesso nella conversazione e la scoperta è stata a dir poco esilarante!
Ebbene si, esiste una competizione in cui correre e bere hanno la medesima importanza. Ci si iscrive a coppie e ogni coppia riceve una cassa da 20 birre piene. Lo scopo della gara consiste nel percorrere 10km e tagliare il traguardo finale con la cassa da 20 birre COMPLETAMENTE VUOTE. Facendo due calcoli, ciò vuol dire scolarsi 10 birre a testa e correre trascinando una cassa per 10km!!! All’apparenza può sembrare una gara tra ubriaconi, ma in realtà c’è molta strategia dietro. Ad esempio bisogna trovare il giusto equilibrio tra lo scolarsi tutte le birre all’inizio e correre “alleggeriti” ma sbronzi, o trascinarsi appresso il peso di 20 bottiglie piene per parecchi km ed essere sobri per quasi tutto il percorso. Bisogna giocarsela bene, non è cosa da poco.
A quel punto, da bravo italiano, la soluzione era chiara: ho chiesto se fosse possibile rovesciare le birre per terra durante il tragitto anziché berle. La risposta è stata altrettanto sintetica e chiara: LA BIRRA E' SACRA!!!
Ebbene si, esiste una competizione in cui correre e bere hanno la medesima importanza. Ci si iscrive a coppie e ogni coppia riceve una cassa da 20 birre piene. Lo scopo della gara consiste nel percorrere 10km e tagliare il traguardo finale con la cassa da 20 birre COMPLETAMENTE VUOTE. Facendo due calcoli, ciò vuol dire scolarsi 10 birre a testa e correre trascinando una cassa per 10km!!! All’apparenza può sembrare una gara tra ubriaconi, ma in realtà c’è molta strategia dietro. Ad esempio bisogna trovare il giusto equilibrio tra lo scolarsi tutte le birre all’inizio e correre “alleggeriti” ma sbronzi, o trascinarsi appresso il peso di 20 bottiglie piene per parecchi km ed essere sobri per quasi tutto il percorso. Bisogna giocarsela bene, non è cosa da poco.
A quel punto, da bravo italiano, la soluzione era chiara: ho chiesto se fosse possibile rovesciare le birre per terra durante il tragitto anziché berle. La risposta è stata altrettanto sintetica e chiara: LA BIRRA E' SACRA!!!
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